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Tono di voce e stile di conversazione: cosa significano per il tuo brand?

Se stai costruendo un brand, i dettagli contano: non si tratta solo di quello che dici, ma anche di come lo dici. Scopri perché il tono di voce riveste un ruolo fondamentale per i tuoi sforzi di branding.

8 Agosto 2024 by Gaea Vilage

Il tuo brand è definito dalle caratteristiche che ti distinguono dalla concorrenza, dai nomi ai loghi agli schemi di colore, e comprende un tono di voce coerente e riconoscibile. Secondo l’ISO (Organizzazione internazionale per la normazione), lo scopo del branding è quello di creare “immagini e associazioni distintive nella mente degli stakeholder” Il tono di voce del tuo brand è un modo potente per costruire queste immagini e associazioni.

Vale quindi la pena soffermarsi sul tono di voce per il branding aziendale: che cos’è, perché è importante e in che modo il tono scritto interagisce con i diversi stili di conversazione. Il valore di un tono di voce forte sta crescendo man mano che i canali di comunicazione digitale creano sempre più conversazioni tra brand e consumatori. Allo stesso tempo, i bot vocali, le app per altoparlanti smart, gli assistenti virtuali e altre piattaforme di intelligenza artificiale conversazionale stanno cambiando il modo in cui i consumatori si relazionano con le aziende. Tutto questo può creare confusione tra due caratteristiche del brand correlate ma distinte: il tono di voce e lo stile di conversazione.

Ecco cosa devi sapere per far crescere il tuo brand attraverso un uso attento del tono di voce e dello stile di conversazione, nelle comunicazioni scritte e attraverso l’Internet della voce.

Che cos’è il tono di voce nella comunicazione per i brand?

La definizione rapida è semplice: il tono di voce è uno stile di comunicazione coerente. Ma è più efficace controllare i dettagli tecnici del tono, senza lasciare nulla al caso. Ecco quindi una definizione più scientifica del tono di voce:

Il tono di voce si riferisce agli elementi del linguaggio che comunicano identità, umore e personalità. Non si tratta delle parole in sé, ma dello stile di presentazione.

Un pezzo di carta nera strappata che mostra una voce del dizionario relativa al termine: tono di voce. La voce del dizionario definisce il tono di voce come gli elementi del linguaggio, tra cui la scelta delle parole, la struttura delle frasi e il livello di formalità, che comunicano identità, umore e personalità.
La voce del dizionario definisce il tono di voce come gli elementi del linguaggio, tra cui la scelta delle parole, la struttura delle frasi e il livello di formalità, che comunicano identità, umore e personalità.

Il tono di voce è il modo in cui esprimi l’idea, non l’idea in sé. Riesci a creare un tono di voce distinto con la scelta delle parole, la struttura delle frasi, il punto di vista e persino la punteggiatura. Queste scelte stilistiche devono essere in linea con i valori del tuo brand. Facciamo un esempio: se vendi bevande energetiche, probabilmente sei alla ricerca di una voce diretta, informale e in seconda persona: “Devi provare questa cosa!” Se vendi assicurazioni aziendali, ti serve probabilmente una voce più formale e tecnica: “Nell’incerto contesto economico odierno, ogni imprenditore necessita di protezione dalla responsabilità civile”.

In ogni caso – e dovresti assolutamente mettere nero su bianco una guida al tono di voce per il personale addetto alla comunicazione – il segreto sta nella coerenza. Per creare una forte associazione con il brand, il tono deve rimanere lo stesso in tutti i canali. Se sui social media fai spesso battute, fai delle battute sagaci sulla tua pagina web. Se il tuo brand è autorevole e serio, mantieni un linguaggio formale dal blog alla newsletter.

In modo del tutto naturale il linguaggio esiste in due forme: il parlato e lo scritto. Il tono di voce per il branding si applica a entrambe queste modalità. Dopo tutto, la parte più importante del discorso sul brand inizia proprio sulla pagina. Ma è anche opportuno distinguere tra tono di voce (scelta delle parole, struttura delle frasi, livello di formalità, tutti gli elementi che si possono identificare in uno script o in un annuncio stampato) e stili di conversazione distinti, l’uso del tono quando si parla. Chiamiamo questo stile di parlare “tono di voce”. (Per saperne di più sul tono di voce nel marketing, rimandiamo al nostro articolo sugli esempi di tono negativo che chi opera nel campo del marketing dovrebbe evitare).

Un pezzo di carta nera strappata che mostra una voce del dizionario relativa al termine tono del discorso, che definisce il tono del discorso come gli elementi del discorso, tra cui l'enfasi, l'emozione, l'intonazione, le pause, ecc. che costituiscono uno stile di conversazione distinto.
Una voce del dizionario relativa al termine tono del discorso, che definisce il tono del discorso come gli elementi del discorso, tra cui l’enfasi, l’emozione, l’intonazione, le pause, ecc. che costituiscono uno stile di conversazione distinto.

Che cos’è il tono del parlato nelle comunicazioni del brand?

Se da un lato un tono di voce ben definito influenza le parole che vengono pronunciate, è anche vero che il tono del parlato descrive il modo in cui vengono dette. Il tono di voce guida il modo in cui si scrive uno script mentre il tono del parlato caratterizza la performance. In sostanza, il tono del parlato sta al parlato come il tono di voce sta alla scrittura, anche se – in modo del tutto naturale – le due cose spesso si sovrappongono, poiché i testi scritti diventano orali e viceversa.

Vediamo di scendere un po’ più nel dettaglio. Gli scienziati del linguaggio chiamano le parole all’interno del discorso “informazioni linguistiche” Si tratta del contenuto del messaggio. Il tono del parlato comprende tutto tranne queste informazioni linguistiche. Gli elementi di uno stile di conversazione includono l’enfasi, l’emozione, l’inflessione, l’intonazione, le pause, i “tipo” e il suono unico della voce di una persona. Tutto questo può essere riassunto con l’espressione “stile di conversazione”. Per i brand, lo stile di conversazione influisce direttamente sul rapporto che hanno con i consumatori.

Stile di comunicazione, emozioni e personalità del brand

Lo stile di conversazione, l’emozione e la personalità sono tre elementi strettamente correlati. Quando descriviamo uno stile di conversazione descriviamo anche un’emozione: Percepiamo il parlato come felice, triste, arrabbiato, ecc. quindi, quando si crea una voce sintetica, le aziende dovrebbero cercare di avvicinarsi quanto più possibile a un’autentica connessione umana tra l’identità di un’azienda e il consumatore. L’emozione è il tessuto connettivo che porta a termine il lavoro. Per capire in che modo gli stili di conversazione si leghino alle connessioni emotive con i brand e, più in generale, alle esperienze dei consumatori, prova a immaginare questo scenario:

Stai chiamando la tua banca per effettuare l’ultimo pagamento di un debito che stai cercando di estinguere da anni. Quando fai la chiamata, sentirai uno di questi due messaggi:

  1. “Ehi, congratulazioni! Ha raggiunto un bel traguardo. Le invieremo una carta regalo del valore di 10 dollari a titolo di ringraziamento. Vuole valutare l’idea di un limite di credito più alto?”
  2. “Pagamento accettato. Serve altro?”

Sappiamo tutti quale esperienza ci farebbe più piacere vivere. Il primo agente probabilmente manterrà la tua fedeltà all’istituto di credito. Il secondo potrebbe perderti completamente come cliente. C’è un collegamento piuttosto diretto tra tono di voce, contenuto del discorso e reputazione del brand. Anche le interazioni casuali sono importanti, che si tratti di un bot vocale on-line o di un annuncio vocale interattivo sul servizio di streaming musicale preferito dal cliente.

La teoria della personalità del brand aiuta a spiegarne le motivazioni. Secondo Jennifer Aaker, teorica del marketing, la personalità del brand è “l’insieme delle caratteristiche umane associate a un determinato brand”. Nella sua ricerca Jennifer Aaker elenca i tratti della personalità che corrispondono a tipi specifici. Una personalità “sincera” mostra tratti di onestà, allegria e “senso di casa”. Un brand “solido” è robusto e dinamico. Altre dimensioni del brand sono l’entusiasmo, la competenza e la sofisticatezza, tutti valori espressi attraverso tratti specifici della personalità.

Ecco il problema di questi tratti: ogni tratto è associato a caratteristiche vocali diverse. Una voce robusta può essere bassa e roca. Una voce sincera suona onesta e ottimista. A prescindere dalla personalità in sé, il tono di voce permette agli ascoltatori di farsi un’idea di chi sia la persona che sta parlando. È una linea diretta con l’identità.

Una voce distinta con uno stile di conversazione appropriato esprime questa identità. Che tu stia formando gli agenti del servizio clienti o creando una voce di sintesi vocale text-to-speech, cerca di creare un tono di voce che rispecchi alla personalità del tuo brand, in particolar modo quando lo scali su tutti i tuoi canali audio, dagli annunci in negozio alle app per altoparlanti smart fino ai sistemi telefonici automatizzati. Ti serve una voce di sintesi vocale text-to-speech (TTS) che rappresenti il tuo brand e solo il tuo brand. Il tono di voce è una parte importante di questo sforzo.

Controllare gli stili di conversazione con la sintesi vocale text-to-speech alimentata dall’intelligenza artificiale

ReadSpeaker non è un’agenzia di branding (anche se lavoriamo a stretto contatto con loro!), quindi non diamo consigli su come costruire la propria brand identity da zero. Siamo però un’azienda leader nella progettazione vocale digitale personalizzata; disponiamo di un solido dipartimento di ricerca che spinge sempre la scienza della sintesi vocale text-to-speech verso traguardi nuovi e interessanti. Tutto questo ci rende il partner perfetto per dare vita alla tua voce unica, in modo che rifletta al meglio l’identità del tuo brand.

Siamo infatti specializzati nella creazione di voci personalizzate di sintesi vocale text-to-speech (TTS) uniche nel loro genere, e una voce “brandizzata” è fondamentale per qualsiasi azienda che utilizza il voice computing per gestire le interazioni con i consumatori. Anche se l’alternativa potrebbe essere quella di scegliere una voce di sintesi vocale text-to-speech generica o predefinita di un gigante in campo tecnologico quale Amazon o Google, questo approccio presenta un paio di rischi:

  1. Non possiedi la brand equity. Se scegli la voce Alexa standard per la tua skill Alexa brandizzata, quando la useranno i consumatori non penseranno al tuo brand. Penseranno invece ad Amazon.
  2. Corri il rischio di utilizzare la stessa voce di un competitor diretto. E fare questo significa l’esatto opposto di ritagliarsi una propria nicchia di branding. Un partner vocale digitale indipendente come ReadSpeaker aiuta il tuo brand a distinguersi, con una voce unica che fa per le orecchie quello che il tuo logo fa per gli occhi.

Questo ci porta agli stili di conversazione nella sintesi vocale text-to-speech TTS, che sono una parte importante della voce sintetica di un brand. ReadSpeaker offre alla tua azienda diversi modi per regolare lo stile durante la progettazione della voce di sintesi vocale text-to-speech. Queste opzioni comprendono:

  • Sintesi vocale text-to-speech emotivamente espressiva. Come avviene nella comunicazione tra esseri umani, il tono emotivo deve adattarsi al contesto di ogni conversazione. Ecco perché le voci neurali di sintesi vocale text-to-speech di ReadSpeaker possono parlare con diversi stati d’animo. La stessa voce può risultare simpatica, entusiasta o persino arrabbiata e, inoltre, se si collabora con uno dei nostri partner per includere strumenti di riconoscimento delle emozioni, le piattaforme conversazionali di oggi sono in grado di modificare i toni emotivi per adattarsi all’umore dell’utente, proprio come fanno le persone.
  • Enfasi appropriata. “SALI su quell’autobus” ha un significato leggermente diverso da “Sali su QUELL’autobus”: la prima frase è una direttiva da parte di qualcuno che comanda (e forse un po’ infastidito), mentre la seconda mira a indicare su quale autobus salire, oppure intende suggerire che è urgente salire subito sull’autobus, altrimenti si rischia di perderlo. Noi di ReadSpeaker siamo in grado di creare enfasi personalizzata nella voce di sintesi vocale text-to-speech TTS della tua azienda per supportare un determinato stato d’animo o una determinata personalità.
  • Velocità e ritmo di eloquio. Un brand di bevande energetiche potrebbe voler esprimere un senso di entusiasmo e avventura; la voce di sintesi vocale text-to-speech di questo brand dovrebbe parlare un po’ più velocemente rispetto a quella di una banca. Anche le pause nel discorso contribuiscono a creare un senso di identità; “Io… penso di sì” indica un livello di sicurezza inferiore rispetto a “Io penso di sì!” La voce di sintesi vocale text-to-speech del tuo brand deve servirsi di questi elementi per trasmettere il suo carattere distinto. Con la sintesi vocale text-to-speech di ReadSpeaker è possibile.

Ascolta alcuni esempi di queste caratteristiche del tono di voce della sintesi vocale text-to-speech nella nostra pagina demo.

Già che ci sei, dedica qualche istante per dare un’occhiata alle nostre funzionalità di sintesi vocale text-to-speech trasversale su più lingue, che consentono alla voce del tuo brand di parlare più lingue. Tuttavia, per capire davvero in che modo il controllo del tono di voce nella sintesi vocale text-to-speech possa creare migliori connessioni con i clienti, sono necessari alcuni esempi reali. Continua a leggere qui di seguito per scoprire alcuni casi d’uso reali che illustrano l’importanza del tono di voce nelle interazioni con i brand basate sulla sintesi vocale text-to-speech.

5 esempi di stili di conversazione nell’interazione basata sulla sintesi vocale text-to-speech

Le persone in carne e ossa, quando parlano, controllano lo stile senza pensarci. Un agente del servizio clienti valido esprime simpatia, incoraggiamento o professionalità neutrale attraverso il modo in cui parla e cambia tono da una chiamata all’altra. Grazie alla tecnologia di intelligenza vocale all’avanguardia, le voci di sintesi vocale text-to-speech possono fare lo stesso, riuscendo così a creare un’esperienza più umana e interazioni con il brand sempre più positive.

Come si presenta uno stile di sintesi vocale text-to-speech distinto in azione? Ecco alcuni esempi.

1. Giancarlo Esposito per Sonos Voice Control

Il team che sta dietro al Controllo Vocale Sonos sapeva alla perfezione quale voce voleva per le interazioni con gli ascoltatori Sonos: quella del leggendario attore Giancarlo Esposito. Sonos ha siglato una collaborazione con Esposito e con l’unità vocale personalizzata di ReadSpeaker, VoiceLab, per sintetizzare una versione digitale realistica di questa voce inconfondibile.

Ora gli utenti degli altoparlanti smart Sonos sentono la voce di Esposito ogni volta che si servono del dispositivo e ciò si traduce in un effetto di riconoscimento immediato del brand. Grazie alle numerose sessioni di registrazione di Esposito e alle avanzate reti neurali profonde di ReadSpeaker, questa voce di sintesi vocale text-to-speech personalizzata parla con uno stile naturale, coerente e amichevole, ed è in grado di pronunciare con precisione parole in più lingue.

L'attore Giancarlo Esposito, noto per i ruoli in Breaking Bad e The Mandalorian, è in piedi in uno studio di registrazione e indossa le cuffie; è rivolto verso l'ascoltatore. Alla sua sinistra è visibile un microfono.

2. Ana, l’assistente generata da intelligenza artificiale nel gioco di realtà aumentata “Acolyte”

Quando lo studio di videogiochi Superstring Ltd. ha iniziato a sviluppare il gioco di realtà aumentata “Acolyte”, gli sviluppatori si sono scontrati con una barriera tecnologica. Il gameplay è incentrato sulle interazioni tra il giocatore e un’assistente generata da intelligenza artificiale di nome Ana. Il gioco utilizza l’intelligenza artificiale del linguaggio naturale, per cui i giocatori possono dire qualsiasi cosa ad Ana, che reagirà subito inventandosi una risposta originale.

Ciò significa che lo studio non poteva registrare a monte dei testi per Ana. ReadSpeaker ha fornito loro la soluzione con un plug-in che porta la sintesi vocale text-to-speech nei motori di gioco Unity e Unreal. Grazie al plug-in di sintesi vocale text-to-speech Unity firmato ReadSpeaker, Superstring ha dato ad Ana una voce inconfondibile, che le consente di dire tutto ciò che il software di generazione del linguaggio naturale (NLG – natural language generation) le propone.

“Era importante ottenere la tonalità della voce giusta”, ha dichiarato Jamin Smith, regista e progettista capo di Superstring Ltd. “Con la giusta tonalità, le pause e le enfasi, alcune scene del gioco risultano improvvisamente più toccanti ed emotive”. La tecnologia di sintesi vocale text-to-speech ha fatto sì che le domande su ciò che si nasconde sotto la programmazione di Ana spiccassero per originalità, e il gioco è molto più “solido” in funzione di ciò”

3. ZOE, l’assistente di bordo virtuale di MSC Crociere

Nel 2019 MSC Crociere ha introdotto ZOE, il primo assistente vocale digitale al mondo per gli ospiti delle navi da crociera di lusso. ZOE vive negli altoparlanti smart della cabina, fornendo risposte rapide e aggiornate sui servizi della nave, dalle attività fino alle guide ai ristoranti. La voce di sintesi vocale text-to-speech realistica di ReadSpeaker conferisce a ZOE una personalità amichevole, sofisticata e leggermente allegra: il mix perfetto per aiutare gli ospiti a godersi il viaggio. ZOE parla sette lingue!

4. applicazione vocale dell’Assistente Google di bol.com

Quando il principale rivenditore on-line olandese bol.com ha realizzato la sua app per gli acquisti con l’Assistente Google, l’azienda ha pianificato l’aumento della brand equity. Questi piani includevano una voce di sintesi vocale text-to-speech personalizzata sviluppata da ReadSpeaker. La voce di bol.com è calda, maschile e sicura di sé. Sembra un personal shopper amichevole, e in un certo senso lo è, e potrebbe presto trovare spazio in altri punti di contatto con i consumatori abilitati alla funzione di sintesi vocale. In questo modo si creerà un’esperienza coerente del brand dall’Assistente Google al call center del servizio clienti e oltre. Ascolta qui alcuni esempi di voce di sintesi vocale text-to-speech personalizzata di bol.com.

Schermata della pagina web del sito bol.com dedicata all’Assistente Google. L'immagine mostra una ciotola di cereali e una mano che tiene uno smartphone per comunicare con bol.com utilizzando l’Assistente Google. Il testo sotto l'immagine è in olandese e significa: Ok, Google, parla con bol.com! Cerca i consigli per i regali, l'offerta del giorno, il costo di un prodotto o dove si trova il tuo pacco. Funziona per gli smartphone con Android 5.0 o versione superiore, iOS 10.0 o versione superiore e anche per gli altoparlanti intelligenti che supportano l’Assistente Google.

5. Adam, voce inglese britannica colloquiale di ReadSpeaker

Se stai cercando un esempio di voce di sintesi vocale text-to-speech amichevole e coinvolgente che parla inglese britannico, la tua ricerca finisce qui. Ti presentiamo Adam di ReadSpeaker. Adam è stato creato con le reti neurali profonde proprietarie di ReadSpeaker. Questa avanzata architettura di calcolo con intelligenza artificiale modella in modo accurato il parlato umano, dando vita a una voce sintetica che si contraddistingue per il suo grande realismo.

Adam presenta uno stile conversazionale nel parlato TTS, ideale per i bot vocali e altre applicazioni di intelligenza artificiale conversazionale. Anche se la voce di Adam non è legata a nessun brand, è un’illustrazione efficace del livello di umanità che ReadSpeaker è in grado di raggiungere in tutte le nostre voci personalizzate. Ascolta la presentazione di Adam qui di seguito.

Nei primi due esempi, la voce di sintesi vocale text-to-speech rappresenta un’identità distinta che gli utenti associano al brand. Le conversazioni creano legami umani (anche quando uno degli interlocutori è una macchina). Noi umani siamo fatti così: sia il tono di voce che gli stili di conversazione distinti contribuiscono a rafforzare le relazioni con il brand, in modo indipendente, come sulla pagina, e contemporaneamente attraverso l’Internet della voce.

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